Finalmente, dopo oltre un anno di attesa, Mario (nome di fantasia), il paziente marchigiano tetraplegico immobilizzato da dieci anni, ha ricevuto la verifica della proprie condizioni di salute da parte dell’azienda ospedaliera locale e il parere del Comitato etico territoriale, come stabilito dalla Corte costituzionale con la sentenza 242 del 2019, in modo da poter accedere, legalmente in Italia, ad un farmaco letale che ponga fine a quelle sofferenze che lui ritiene insopportabili. Mario, che sarà così il primo paziente in Italia ad accedere al suicidio assistito, ha detto di sentirsi ora «più leggero», «mi sono svuotato di tutta la...