Abbiamo visto che i pericoli si nascondono attorno a noi. Mi dite se ne vedete qualcuno? In questa stanza?

«Io! Un pericolo è lì dalla sedia di L.! perché lui… Perché lui si dondola sulla sedia e può anche cadere!» «Un pericolo è se tu vai dietro la porta a giocare. Se dopo entra qualcuno e apre la porta, lo schiaccia contro il muro». «Oppure se viene il terremoto!» «Vabbè, ma quello non si può sapere! Quello c’è sempre, allora!» «Per me c’è un pericolo nelle scarpe di P. Perché lui ha le scarpe sempre slacciate. Con i lacci senza nodo. Perché dice che sono di moda così, i lacci. Ma poi, se ci cammina sopra, al laccio, dopo può cadere». «Anche lì c’è un pericolo! Nella presa elettrica! Se ci metti dentro un dito!» «Poi ci sono i banchi. Perché hanno gli angoli. Se corri dentro questa stanza ci puoi andare contro e ti fai male alla pancia o agli occhi». «Per questo i maestri non vogliono che corriamo alla ricreazione dentro l’aula. Perché ci sono molti angoli. Ci sono molti ostacoli». «Secondo me un pericolo può essere se cade il neon». «Ma non cade!» «Però potrebbe cadere». «Allora anche se giochi con una pistola vera, c’è un pericolo! Anche se fai la guerra!» «Se fai un salto, ci può essere del pericolo. Perché vai in alto e dopo, se metti il piede male, ti puoi slogare». «Anche il mal di testa. Se hai mal di testa e giochi a calcio, magari ti gira in fretta la testa e dopo cadi». «Per me un pericolo sono le forbici. Ti puoi tagliare». «Anche la carta». «La carta?» «Sì, perché le pagine del libro o del quaderno possono anche tagliarti, veh? A me una volta è capitato. Mi sanguinava la mano». «Insomma, maestro, ci possono essere dei pericoli da tutte le parti, secondo me».

Certo. Ma cosa abbiamo capito? Da cosa dipendono, i pericoli?

«Cioè, io, cioè, ho capito che ci sono sempre, i pericoli, sono attorno a tutto, ma dopo dipende se cadi o non cadi, se ti fai male o non ti fai male, dipende…» «Devi andare piano, per non farti male». «Sì, non bisogna correre». «In cortile puoi correre, ma dentro la scuola è meglio che non corri». «Per me dipende da te. Come sei te. Se tu non guardi mentre cammini, per esempio. Allora, mentre stai camminando, puoi inciampare e cadere». «Dipende da te. Se tu sei attento a quello che fai oppure non sei attento. Come un guidatore. Come in automobile. Se tu non guardi il semaforo, se tu non guardi se è verde o rosso e passi sempre, senza guardare, magari è rosso e fai un incidente mortale». «Però bisogna mettersi anche le cinture!» «Per non andare in pericolo bisogna guardarsi bene attenti. Per scoprire tutti i pericoli e passarci in mezzo». «Per me, per non fare incidenti, devi essere molto prudente». «Per me devi sapere dove sono i pericoli e girarci al largo». «Noi abbiamo capito che ci sono sempre, i pericoli, è vero, anche… Insomma, ci sono sempre. Ma se tu stai attento, è più facile che non ti distrai». «Devi guardare bene dove vai. Non devi andare a caso. Per esempio, se cammini, se cammini in avanti, devi guardare in avanti, non a destra, a sinistra o indietro». «Io ho capito che bisogna stare zitti e vedere bene. Bisogna controllare i pericoli. Quelli vicini, almeno. Quelli vicini sono i più pericolosi perché ti possono prendere e farti cadere».

Pensiamo alla mensa. Quali sono i pericoli della mensa?

«Il coltello è il più pericoloso!» «Anche la forchetta. Non si deve giocare con le posate. Anche il cucchiaio, non puoi giocarci». «Le sedie, se ti siedi male». «Bisogna stare seduti composti, non con le gambe sopra la sedia, rannicchiate». «Anche gli occhiali, se cadono. Perché uno che li porta non ci vede bene, se gli cadono, e dopo può cadere più facilmente». «Anche le bucce di banana che fanno scivolare, se ci metti un piede sopra». «Per me a mensa ci può essere la minestra troppo calda e ti puoi scottare la lingua».«Poi bisogna non picchiarsi. Perché anche se ti picchi, ti fai male. Cioè, fai male al tuo amico». «In mensa non bisogna correre tra i tavoli come in aula non bisogna correre tra i banchi». «In aula c’è anche la matita che può essere pericolosa però se ti va nell’occhio? Con la punta?» «Tutte le cose con la punta sono pericolose, molto pericolose».