Sulle pareti dell’ambasciata israeliana a Città del Messico, a tre giorni dall’ottavo anniversario della scomparsa forzata dei 43 studenti della Scuola normale di Ayotzinapa, alcuni manifestanti hanno voluto lasciare scritta la loro rabbia: «Né perdono né oblio», «43», «estradizione per Tomás Zerón». Una protesta, quella promossa mercoledì dai familiari degli scomparsi, diretta a ottenere da Israele l’estradizione dell’ex direttore dell’ormai estinta Agenzia di investigazione criminale Tomás Zerón, accusato di occultamento di prove e di tortura contro i testimoni del caso dei 43 studenti, definito lo scorso agosto dal rapporto della Commissione della verità creata dal presidente López Obrador come «crimine...