Fiorai e venditori di corone, fabbricanti e commercianti di profumi, orefici e cesellatori, fulloni, panettieri e vendemmiatori che «annunciano» il trionfo di Dioniso, dio dell’estasi sfrenata: sono gli Amorini dipinti nel salone (oecus) che si affaccia sul portico settentrionale del peristilio della Casa dei Vettii a Pompei. La domus, riaperta al pubblico lo scorso 10 gennaio dopo ben vent’anni, è nota per la straordinaria ricchezza degli apparati decorativi. Oltre al «vigoroso» Priapo del vestibolo simboleggiante l’opulenza, il più celebre complesso pittorico della casa si trova nel succitato oecus. Nella zona superiore delle pareti, poeti sono circondati da muse, menadi e...