Il dibattito sullo status politico-amministrativo di Gerusalemme è stato recentemente oscurato dal conflitto; nel mentre, gli sfratti di palestinesi da Gerusalemme est continuano e la presenza arabo-cristiana è ormai ridotta a pochissime unità.

QUELLI CHE POTEVANO fuggire, l’hanno fatto. Di quello status avevano già discusso l’imperatore Federico II e il sultano Malek al-Kamil nel contesto della cosiddetta «sesta crociata» (1228-29), quando si raggiunse un accordo che restituiva il Santo Sepolcro ai cristiani e smantellava le mure per farne una città aperta. Vi erano, naturalmente, interessi politici a guidare i due sovrani: ma questi interessi portarono a un tentativo di pace, non a un conflitto, e non è poco. All’epoca, e non soltanto allora, Gerusalemme rappresentava un luogo essenziale nella coscienza dei cristiani: un luogo concreto, con la città terrena, ma anche dell’anima, con la città come concetto spirituale (la Gerusalemme celeste). Lo ricorda Antonio Musarra, Fra Cielo e Terra. Gerusalemme e l’Occidente medievale (Carocci, pp. 296, euro 29), il quale ricostruisce la storia della città medievale. È tuttavia un Medioevo lungo, quello di Musarra e della sua Gerusalemme, poiché parte dalla Aelia Capitolina romana che poi diviene la Hagia Polis, la città santa di epoca costantiniana, e ancora la Bayt al-Maqdis della conquista arabo-islamica che va dal 638 al 1099.

LE VICENDE della conquista cristiana e poi la riconquista del Saladino nel 1187 concludono la prima parte del libro dedicata alle vicende storiche. La seconda è invece rivolta a indagare cosa ha rappresentato e come è stata rappresentata la Gerusalemme celeste: quella dei Vangeli, degli spazi sacri, dell’immaginario, delle raffigurazioni -artistiche e cartografiche- dei pellegrinaggi. Infine, la Gerusalemme traslata occupa la terza parte del libro; si tratta dei modi con i quali la città viene riproposta in Occidente, attraverso reliquie e santuari che riproducono le forme del Santo Sepolcro e le stazioni della Passione: dal Santo Sepolcro nella splendida basilica di Santo Stefano a Bologna ai Sacri Monti come San Vivaldo in Toscana.

INFORMATO come un manuale, ma di agile lettura, Fra Cielo e Terra potrebbe fungere da companion per lo studio, ma anche per una visita della città, magari insieme alla Gerusalemme (il Mulino) scritta da Franco Cardini nel 2012, che porta il discorso attraverso l’età moderna fino alla contemporanea. Per quando tornerà pensabile viaggiare a Gerusalemme.