Il blues non chiede passaporti, e neppure carta d’identità. Si radica a metà nell’anima, a metà nel cuore. Poi è la mente a dotarsi di attrezzatura pratica per suonarlo e farselo risuonare dentro finalmente compiuto. Piegandolo come materia malleabile all’incontro con altre schegge di famiglie musicali comuni, a volte cercando quiete, a volte furore e incendio sonoro. Il blues non ha chiesto il passaporto a Stefano Barigazzi, classe 1996, neppure trent’anni.

Il chitarrista e vocalist emiliano s’è fatto riconoscere a pelle dal blues, ed è nata un’intesa formidabile.

Ma a volte c’è bisogno di una doppia verifica, e Stefano la sua l’ha fatta andando a annusare l’aria di New Orleans, confrontandosi con quel suono grande, grosso e vischioso che infetta proficuamente gran parte delle note scaturite dal rigoglioso albero afroamericano.

Visto che s’è citata l’Africa: è andata a finire che il bluesman e rocker dalla regione più rock d’ Italia s’è innamorato anche di quelle note d’Africa che, come in un doppio cerchio richiuso e riaperto mille volte, hanno fecondato jazz e blues e pop music, poi hanno ricondizionato la matrice originaria, poi se ne sono fatte ricondizionare.

Un rompicapo? Tutt’altro, basta ascoltare un disco di musica gnawa dal Marocco o di desert blues dei Tinariwen che tutti i conti tornano senza doversi mettere al pignolesco bilancino tarato delle definizioni e delle influenze. E, guarda caso, in questo nuovo, potente disco di Barigazzi desert blues, lacerti gnawa, echi di ju ju music e roots rock si accompagnano a ballate poderose, l’ancestrale cordofono djeli ngoni si alterna alla chitarra, fiammate d’elettricità si infiltrano qui e là.

Poi, e succede spesso, capita anche che Stefano lasci danzare le dita sulle corde, e ad alto volume: e allora sembra quasi il nipotino sulfureo e sapiente che Billy Gibbons dei ZZ Top avrebbe voluto avere. Si sarà compreso: World Is Melting è un grande disco. Nato a Palermo, peraltro: dove gli incroci di culture hanno costruito un ben profumato mazzo di essenze musicali.