Dominion contro Fox, si tratta in extremis

La prima udienza del processo che vede Dominion (la compagnia che produce tecnologie per il voto elettronico) contro Fox News si sarebbe dovuta tenere ieri in Delaware, ma è stata rimandata a oggi. Il giudice che presiede il procedimento, Eric M. Davis, non ha dato spiegazioni sul perché, ma secondo il «Wall Street Journal» dipenderebbe da un tentativo della compagnia di Rupert Murdoch di trovare un accordo stragiudiziale con Dominion. L’azienda ha infatti intentato una causa per diffamazione contro Fox, a cui chiede 1.6 miliardi di dollari di risarcimento. La ragione è che Fox News ha sostenuto la menzogna delle «elezioni rubate» nel 2020, e che Dominion avesse giocato un ruolo nel truccare il voto, nonostante in privato giornalisti e conduttori si dicessero consapevoli del fatto che si trattava di bugie.

Riyadh rilascia 100 prigionieri di guerra yemeniti

104 prigionieri di guerra sono stati rilasciati dall’Arabia Saudita e imbarcati, ieri, su dei voli diretti in Yemen sotto la supervisione, e con il contributo logistico offerto della Croce rossa internazionale, che la ha definita una liberazione «unilaterale». Il rilascio arriva un giorno dopo uno scambio di altri 869 prigionieri fra Sanaa e Riyadh. Gesti distensivi fra ribelli Houthi e la monarchia del Golfo che seguono dopo il viaggio di una delegazione saudita a Sanaa, la scorsa settimana, per negoziare un prolungamento del cessate il fuoco formalmente scaduto lo scorso ottobre. Ma soprattutto lo scambio sembra essere influenzato dalla ripresa dei rapporti diplomatici fra Arabia saudita e Iran (che sostiene i ribelli Houthi) mediata dalla Cina.

Cdm, cade il divieto di vendita armi a Abu Dhabi

Il divieto di esportazione di armi dall’Italia agli Emirati arabi uniti è stato revocato ieri dal Consiglio dei ministri. Attuando, riporta una nota di Palazzo Chigi, «quanto stabilito dal precedente Governo» dopo aver «ascoltato una dettagliata relazione del Ministro degli affari esteri». Da cui emerge una conferma della precedente relazione dell’allora ministro degli Esteri Di Maio, nell’agosto 2021, in cui si attestava che «l’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti in Yemen era cessato. In seguito, lo scenario ha continuato a evolversi positivamente: da aprile 2022 le attività militari in Yemen sono rallentate e circoscritte e l’attività diplomatica ha avuto una importante accelerazione».