Gli Stati generali del Movimento 5 Stelle cominciano domani e il menu è questo. Ci sarà il presidente del consiglio Giuseppe Conte, che parlerà domenica e che avrà il compito di mostrarsi come referente dei 5 Stelle e di far da garante di fronte al Quirinale della tenuta della prima forza politica in parlamento. E sono stati diffusi i nomi dei trenta relatori che gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno scelto per il dibattito pubblico a chiusura dell’evento.

È INEVITABILE chiedersi se e come la composizione di questo gruppo dice qualcosa degli equilibri prossimi futuri del M5S. Ma prima di sfogliare il catalogo bisogna sapere che le indicazioni sono ancora parziali. Intanto perché «per scelta del capo politico Vito Crimi» i prescelti vengono annunciati in ordine alfabetico, senza che di ognuno si sappia quante preferenze ha ottenuto. Ciò, spiegano dall’organizzazione, serve a evitare che si creino cordate e che la discussione venga indirizzata dal peso specifico di ogni relatore. Questo, tuttavia, verrà comunicato una volta che il M5S avrà scelto i nuovi organi dirigenti. Dunque quei numeri in qualche modo sono destinati a pesare.

I «BIG» HANNO mobilitato i numerosi follower dei loro canali social ma bisogna prendere atto che l’affluenza non è delle più felici. Hanno votato 26365 iscritti a Rousseau, su circa 115 mila. Ognuno aveva a disposizione tre preferenze, dunque ne sono state espresse 57172 preferenze. La parte del leone, come previsto, la fanno gli eletti. Molto sbilanciata la distribuzione territoriale: pochi gli esponenti del nord e almeno dieci degli eletti provengono o hanno il loro collegio elettorale in Campania, territorio che alle ultime politiche ha espresso percentuali bulgare per il M5S.

Ciò non deve far pensare a un unico orientamento, visto che da questa regione provengono, tanto per dire, sia Di Maio che Fico, i quali non sempre si sono trovati su posizioni analoghe.

IL PRESIDENTE della camera e l’ex capo politico e ministro degli esteri figurano nell’elenco. C’è anche Alessandro Di Battista, attualmente privo di cariche elettive ma protagonista delle ultime fasi della battaglia interna. Tra i grillini al governo parleranno la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, il viceministro allo sviluppo economico Stefano Buffagni, il sottosegretario alla difesa Angelo Tofalo e quello agli esteri Manlio Di Stefano. Gli iscritti hanno scelto anche Paola Taverna, vicepresidente del senato.

Non mancano alcuni ministri del precedente governo, quello con la Lega: Giulia Grillo, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Il gruppo «Parole guerriere» ha centrato la missione di eleggere il suo delegato, il deputato Luigi Gallo. Virginia Raggi non ha corso per parlare, ma al suo posto figura l’ex capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara, suo fedelissimo. Poi il parlamentare europeo Dino Giarrusso.

E i parlamentari: l’abbruzzese Daniela Torto, Barbara Floridia che aveva presentato la ricerca-mozione firmata da Domenico De Masi sul M5S del futuro, il senatore campano Vincenzo Presutto, il deputato Paolo Bernini, l’avellinese Michele Gubitosa e il napoletano Luigi Iovino deputato napoletano. Tra i consiglieri comunali: Matteo Brambilla, già candidato a sindaco di Napoli, Alessandro Caramiello di Portici che nei giorni scorsi è stato coinvolto in una polemica per aver invitato a manifestare contro il Dpcm, Roberto Ferrara di Alghero e il milanese Gianluca Corrado.

LA GIORNATA di sabato sarà dedicata ai tre tavoli di lavoro su regole interne, proposte politiche e organizzazione territoriale a cui parteciperanno i 305 rappresentanti scelti dalle assemblee online regione per regione e distribuiti tra attivisti, parlamentari e amministratori locali.

I DELEGATI AVRANNO il compito di approfondire i documenti di sintesi delle assemblee regionali. L’obiettivo dei tavoli di lavoro è «la redazione di un documento di sintesi»,anche con la collaborazione di una società di consulenza che ha il mandato di evitare toni divisivi ed elaborare forme ecumeniche di proposta. Ma i riflettori sono puntati sul dibattito di domenica tra i trenta eletti, che a differenza della prima fase dei lavori verrà trasmessa in diretta streaming.