E’ del poeta tedesco Heinrich Heine la più fortunata formulazione di quella leggenda secondo la quale gli antichi dei, dopo l’avvento del cristianesimo, non rassegnandosi all’esilio, sarebbero ancora vissuti incogniti fra i mortali, dividendone i letti e il pane. Ora, anche chi non abbia familiarità con l’opera di un Nietzsche, di un Pater o di un Burckhardt non durerebbe fatica a credere che la stagione in cui ciò fu più vicino a realizzarsi fu quella rinascimentale. E ci indurrebbe a pensarlo, tra gli altri indizi, quel costume, già diffuso presso gli imperatori latini – si pensi alla celebre statua di...