Sostenuta a Vienna nel 1910, relatore l’illustre linguista Wilhelm Meyer-Lübke, la testi di laurea di Leo Spitzer, allora ventitreenne e destinato a diventare il maggiore esponente della critica stilistica novecentesca, sulla Wortbildung, ovvero i neologismi, viene oggi tradotta da Quodlibet con il titolo Rabelais La formazione di parole come strumento stilistico (traduttrice Lucia Assenzi, prefatore Davide Colussi: pp. 368, € 24,00). È un volume fondamentale per chi si interessa alle origini della critica stilistica; e prezioso per chiunque sia affascinato dalla cultura viennese d’inizio Novecento. Non è tuttavia importante per quel che insegna su Rabelais, o sul Balzac rabelaisiano dei...