Via libera alle visite nelle Rsa, sospese da oltre un anno a causa della pandemia. L’ordinanza è stata firmata ieri dal ministro della Salute, Roberto Speranza. «Una notizia straordinaria – l’hanno definita i comitati Open Rsa Now e Rsa Aperte -. Oltre 2 milioni e mezzo di italiani l’aspettavano da tanto. Circa 350mila ospiti hanno interrotto ogni rapporto con i propri cari. I parenti condividono ricordi, emozioni che possono essere realmente terapeutici per le persone molto anziane». L’ordinanza ha avuto effetto immediato (e resterà valida fino al 30 luglio) così già oggi sarà possibile varcare i cancelli delle Rsa, ma osservando delle regole di sicurezza.

I visitatori dovranno esibire il green pass, previsto dal dl del 22 aprile, cioè il certificato che attesta il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione avvenuta negli ultimi sei mesi oppure un tampone negativo. Se nella struttura ci sono ospiti o personale positivo, l’accesso è consentito esclusivamente sulla base della valutazione della direzione sanitaria. Sarà necessario firmare un «Patto di condivisione del rischio». La direzione dovrà evitare assembramenti: ogni ospite potrà ricevere massimo 2 persone per una durata definita, rispettando un metro di separazione (fanno eccezione i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi).

Ai visitatori sarà misurata la temperatura, ci saranno a disposizione dispenser per igienizzare le mani, obbligatorie le mascherine ffp2 o ffp3. «L’interazione con contatto fisico può avvenire esclusivamente tra visitatore in possesso della certificazione verde e ospite vaccinato. Sconsigliato l’accesso di minori di 6 anni». In caso di ospite positivo, possono accedere solo parenti di utenti minori o di pazienti in prossimità alla fine della vita. Vanno sempre privilegiati in ogni caso gli incontri in spazi aperti. Per quanto riguarda i rientri in famiglia e le uscite programmate, saranno privilegiate nei casi di persone vaccinate o che sono guariti negli ultimi 6 mesi.

Sono stati 10.176 i nuovi casi ieri in Italia su 338.436 test. Il tasso di positività è sceso al 3%. I decessi sono 224. I ricoverati in terapia intensiva sono 42 in meno, 2.211 in tutto; nei reparti ordinari il calo è di 532 unità, 15.799 in totale; in isolamento domiciliare 372.110 persone. La regione con più casi è stata la Lombardia (1.584) seguita da Campania (1.415) e Lazio (999). Ieri pomeriggio si contavano 23.349.402 dosi di vaccini somministrate, 7.155.712 il totale di chi ha completato il ciclo. Dal primo al sei maggio la media è stata 440mila dosi al giorno.

Nel dl Sostegni bis Speranza ha proposto di stanziare 50 milioni affinché il Servizio sanitario prenda in carico gratuitamente, finito il ricovero, i pazienti maggiormente colpiti dal virus. Infine, dal 15 maggio via la quarantena per i viaggiatori provenienti dai paesi europei, dal Regno unito e da Israele: basterà un tampone negativo, l’attestato di vaccinazione o di guarigione negli ultimi sei mesi. L’obiettivo del governo è riaprire a tutti i paesi che hanno raggiunto un livello alto di vaccinazione, come gli Usa.