«Altri cinque giorni in prima pagina per i litigi sulle poltrone da sottosegretario, con Salvini che coglie l’occasione al volo e spara a zero, sarebbero un disastro»: ridotto all’osso il senso del discorsetto che il premier Giuseppe Conte rivolge ai capidelegazione Dario Franceschini e Luigi Di Maio è questo e nessuno se la sentirebbe di dargli torto. A quel punto la riunione del consiglio dei ministri che avrebbe dovuto nominare i sottosegretari aveva già derubricato l’ordine del giorno a varie ed eventuali, rinviando a martedì prossimo la spartizione dei 42 sottosegretariati in ballo. Un’eternità nell’ineccepibile parere del premier, che chiede...