È stato un risultato inaspettato e incontestabile. I movimenti per il diritto all’abitare, i No Tav e i No Muos, quello dei migranti e dei rifugiati che chiedono l’abolizione della legge Bossi-Fini, i sindacati di base (Usb e Cobas), le reti antagoniste dei movimenti sociali, e anche quelle degli altri centri sociali, entrambe presenti in forze ieri a Roma al corteo della «sollevazione generale», hanno superato una prova complicata, gestendo in maniera dura ma in fondo limitato un «assedio» alla Cassa Depositi e Prestiti e ai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture che poteva trasformarsi in un’ecatombe politica e in una...