Passato nella sezione Orizzonti della settantaseiesima edizione della mostra veneziana, Sole l’esordio di Carlo Sironi, dopo i cortometraggi Cargo (2012) e Valparaiso (2016) ha confermato la sua felice vena autoriale con una elegia di borgata di una poeticità scarna e dolente, in cui il tema scivoloso del contrabbando di neonati abbraccia storie di giovani ai margini, una madre-bambina disperata e incapace di cura per gli altri, un borgataro taciturno che con quattromila euro crede di aver dato una svolta alla vita. Un cantico minimale della suburra, che forse nel finale vede uno spiraglio di luce. Ne pariamo col regista. Racconti...