E ora anche Roma si sente più fragile. L’assalto terroristico al cuore della Francia non era ancora iniziato quando, venerdì sera al termine della riunione bilaterale con Renzi, monsignor Fisichella, rincuorato dai finanziamenti governativi, aveva giudicato rassicuranti le misure di sicurezza adottate per il Giubileo, escludendo «particolari elementi per allarmare». In poche ore è cambiato tutto: ieri mattina, dopo aver riunito il prefetto Gabrielli e il commissario Tronca con i vertici dell’intelligence italiana, il ministro Alfano ha annunciato di aver elevato sul territorio nazionale «la sicurezza al secondo livello, che comporta la possibilità di coinvolgimento dei corpi speciali dell’esercito»; subito...