Dopo l’evacuazione di 19mila persone da Ghouta est (miliziani dei gruppi islamisti Ahrar al-Sham e Faylaq ar-Rahman e i loro familiari) e l’arrivo nella provincia nord-ovest di Idlib, il governo di Damasco starebbe preparando un’ampia offensiva su Douma, principale città del sobborgo damasceno e roccaforte della più consistente milizia di opposizione presente, il salafita Jaysh al-Islam.

I negoziati sono tuttora in corso: i miliziani chiedono di poter restare accettando di disarmarsi, ma non sembra siano stati fatti passi avanti. Mosca, lunedì, avrebbe imposto la resa. A Douma vivono circa 140mila civili e un eventuale scontro diretto tra truppe governative e miliziani si tradurrebbe in ulteriori massacri, dopo gli innumerevoli subiti dalla popolazione. Dal 18 febbraio sarebbero circa 1.600 le vittime, per lo più civili, secondo fonti legate alle opposizioni ad Assad.