Sirene pop tra sacro e profano
Note sparse Sui canti natalizi non c'è pop star che non si sia cimentata. Da Elvis Presley a Barbra Streisand fino agli insospettabili James Brown e Bob Dylan. E da noi, una spanna sopra tutti, Mina
Note sparse Sui canti natalizi non c'è pop star che non si sia cimentata. Da Elvis Presley a Barbra Streisand fino agli insospettabili James Brown e Bob Dylan. E da noi, una spanna sopra tutti, Mina
Spesso sdolcinate, almeno quelle dalla straripante dose zuccherina sotto forma di onnipresenti orchestre d’archi, le raccolte natalizie sono inevitabile punto d’arrivo nella carriera di una pop star. In qualche caso anticamera del pensionamento, registrate più pensando al contratto da onorare che a una folgorazione musical religiosa. Scorrete le pagine ad esse dedicate da Amazon e ne rinverrete nel mondo almeno un migliaio. I cultori del genere, in assoluto – per nitidezza nel canto e splendore negli arrangiamenti – prediligono lo Swingin Christmas di Ella Fitzgerald, 12 classici riletti dalla prima della classe nel 1960. Appena tre anni prima, 1957, Elvis Presley metteva i sensuali bassi al servizio del natale beccandosi un ingiusto richiamo da Bing Crosby, che trovò la versione di The Pelvis della sua White Christmas una «parodia profana».
Barbra Streisand ha dedicato ben due raccolte ai canti sotto l’albero, nel 1967 dà alle stampe un disco (uno dei più venduti di sempre sotto le feste) costituito da un lato A «profano» e uno B a sfondo religioso, dove spicca Jingle Bells rivestito dallo strepitoso arrangiamento di Marti Paich. L’originale Christmas Memories inciso nel 2001, focalizza invece i brani sul tema dei ricordi ed è quasi un drammatico presagio. Le registrazioni vengono infatti completate a New York quattro giorni prima dell’11 settembre. 15 milioni di copie, cifre da capogiro, per Merry Christmas della regina del pop glamour anni ’90, Mariah Carey, ora un po’ in disarmo. Fra acuti impossibili e miele a profusione, trova spazio anche un inedito trasformatosi in un classico «moderno»: All I Want for Christmas Is You, la hit natalizia più venduta nella storia.
Accanto a un insolito James Brown – registrò ben tre christmas album nel 1966, 1968 e 1970 (li potete trovare riuniti in un unico box set), anche un devastante Bob Dylan che in Christmas in the Heart (2009) si cimenta in corrosive versione di impagabili carole come The First Noel o in un brano del dopo guerra Christmas Island. Lo aiutano nel misfatto musicisti del calibro di David Hidalgo (dei Los Lobos) e il chitarrista Phil Upchurch.
E per gli amanti della black music, non può mancare l’omaggio Motown (1973) con un adolescente Michael Jackson, Diana Ross, Miracles, Supremes, Temptations, Marvin Gaye e Stevie Wonder. In tempi più recenti, lo scomparso Luther Vandross incide sette inediti e tre traditionals nell’elegante This is Xmas (2005). In Italia una su tutte, e di molte spanne: Mina che con Christmas Songbook (2013) dalla divertente copertina disneyana, dà a tutti una vera lezione di stile.
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