Economia

Siracusa-Trapani: per fare 266 km ci vogliono 11 ore e 21 minuti

Siracusa-Trapani: per fare 266 km ci vogliono 11 ore e 21 minuti

Rapporto "Pendolaria" di Legambiente Mentre l'Alta Velocità diretta tra Milano e Roma impiega meno di tre ore per coprire 577 chilometri. Un'Italia ad alta diseguaglianza

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 febbraio 2020

Tra Cosenza e Crotone non esiste un collegamento diretto e servono quasi tre ore, e un cambio, per fare 115 chilometri. Ragusa e Palermo hanno solo tre collegamenti al giorno, tutti con un cambio: ci vogliono quasi quattro ore e mezza per arrivare a destinazione. Tra Siracusa e Trapani esistono tre possibilità, quella più veloce impiega 11 ore e 21 minuti, con tre cambi. La distanza in linea d’aria è di soli 266 chilometri. Ma una propaganda commovente, tanto urlata quanto inconsistente, è stata in compenso spesa per alcune coppie di treni che si avventurano talvolta oltre Salerno verso Raggio Calabria o Taranto. E possono, dalla linea adriatica scendere fino a Bari. Tra Taranto e Lecce c’è un Intercity Notte, mentre tra Potenza e Matera Trenitalia non prevede alcun collegamento. Nulla, a cominciare dai modelli dei treni che scorrono in regioni prive di infrastrutture anche elementari, è paragonabile al centro-nord.

Il rapporto «Pendolaria« di Legambiente fornisce anche una suggestione : i treni in circolazione a Sud sono meno sia delle Frecce, che degli Italo, oltre che degli Intercity e degli stessi regionali nel resto del paese. Più di tante statistiche sulle diseguaglianze, economiche, sociali e territoriali questa immagine è utile per rendere, concretamente, l’idea della situazione drammatica in cui versa un terzo del paese.

Negli ultimi anni gli investimenti infrastrutturali si sono concentrati in particolare sui collegamenti tra i centri e gli aeroporti. È il caso di Palermo, Cagliari e Bari, ad esempio. Linee che servono anche da traporto urbano, integrato con la mobilità locale. In tutti questi casi sono stati registrati significativi aumenti dell’utenza. A Palermo si progettano altre tre linee tranviarie che dovrebbero coprire 24 chilometri entro il 2024. A Catania, la vecchia linea di superficie è stata trasformata in linea metropolitana che ha visto aumentare i passeggeri fino a oltre 5 milioni all’anno. Gli investimenti riguardano l’area metropolitana di Torino, come la mobilità a Firenze o Salerno.

Per favorire nuovi distretti turistici – 18 aree – sono state riattivate alcune linee storiche dismesse. Dalla «transiberiana d’Italia» (Sulmona-Castel di Sangro) alla Avellino-Rocchetta. La Puglia è stata ricollegata all’Irpinia. Non accadeva da anni.

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