“Sindaco Pisapia, basta appalti al massimo ribasso”
Milano Protesta di 1800 lavoratrici delle scuole d'infanzia, elementari e medie: chiedono che la prossima gara per i servizi di mensa e pulizia abbia vincoli rigidi. Per evitare i guai degli ultimi quattro anni
Milano Protesta di 1800 lavoratrici delle scuole d'infanzia, elementari e medie: chiedono che la prossima gara per i servizi di mensa e pulizia abbia vincoli rigidi. Per evitare i guai degli ultimi quattro anni
In molte scuole di Milano oggi è il «workers day»: le lavoratrici delle mense e delle pulizie volantineranno una lettera aperta al sindaco Giuliano Pisapia e ai suoi assessori per dire basta agli appalti al massimo ribasso, proprio nei giorni in cui il Comune sta ultimando il capitolato per la nuova gara. Sono in tutto 1800 addette, impiegate in circa 400 istituti d’infanzia, elementari e medie, che hanno attraversato quattro anni di “passione” per le modalità con cui è stato assegnato, nel 2011, l’appalto che è oggi in scadenza.
In particolare, i guai si sono visti in uno dei quattro lotti in cui è divisa la città, dato che la gara è stata vinta da una cooperativa – la Nigra, poi diventata Colocoop, ma sempre con la stessa dirigenza – che ha tenuto una gestione più che “disinvolta” del personale, per poi ricevere una interdizione antimafia e perdere l’assegnazione. «Fino al 2014, anno in cui è arrivato il provvedimento giudiziario, Nigra e Colocoop hanno fatto entrare al lavoro persone che non erano autorizzate dal Comune», racconta Giorgio Ortolani, segretario della Filcams Cgil.
Bisogna sapere che i servizi di distribuzione pasti nelle mense scolastiche, le pulizie e sempre più spesso l’ausiliariato (quelli che un tempo si chiamavano i «bidelli») sono di competenza di Milano Ristorazione (MR), azienda partecipata al 100% dal Comune, con 800 dipendenti propri, che si occupano principalmente di preparare i pasti, che poi verranno trasportati e distribuiti da imprese in appalto. «Nigra nel 2011 vince la gara per il suo lotto, ma poi affida i lavori, senza aver chiesto l’autorizzazione necessaria, a una subappaltante – prosegue il sindacalista – Colocoop invece chiede l’autorizzazione, ma non l’ottiene, e comunque subappalta».
Insomma, per diversi anni nelle scuole milanesi entrano – secondo quanto denunciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – «persone non autorizzate dal Comune, con badge irregolari». «Non vengono pagati i contributi agli enti bilaterali, vengono applicati contratti inferiori a quelli nazionali, e in particolare quello Unci. Tutto questo senza che Milano Ristorazione ne sappia nulla: lo ha scoperto il sindacato quando è andato a verificare le assunzioni».
Un vero e proprio caos. Ma soprattutto i sospetti sono nati quando si è venuto a sapere che mentre tre aziende che gestivano altrettanti lotti hanno vinto la gara con un 2% di ribasso, la Nigra addirittura l’ha spuntata con un -15%. Giustamente, il sindacato si è chiesto come si potesse assicurare la qualità del lavoro, il pagamento di contributi e contratti, ma anche un buon livello dei servizi, con un taglio così drastico. Per risparmiare sulle pulizie, si possono ridurre le ore di lavoro: ma i bagni delle scuole che fine fanno?
Angela Ricchiuti ha lavorato come interinale nelle scuole per 3 anni e mezzo, e un mese fa è finita in mezzo a una strada: «Avevano detto che mi avrebbero stabilizzato, ma poi d’improvviso mi hanno lasciato a casa. Avevo solo due ore a settimana, qualche volta riuscivo a farne tre, ma per me, visto che ho un bambino a carico, quelli sono soldi preziosi. Adesso mi segue il sindacato – conclude – Spero che mi richiamino».
Ma se tutto funziona al massimo risparmio, non è facile assicurare lavoro e servizi di qualità. «Ultimamente – conclude Ortolani della Cgil – MR ha ricevuto dal Comune nuove assegnazioni per 1,4 milioni di euro, che vuole appaltare. Ma perché non si comincia a internalizzare questi servizi? Si potrebbero assumere i lavoratori in via diretta, con il contratto del turismo: siamo certi che costerebbe meno al pubblico».
La richiesta prioritaria, intanto, è quella di assegnare i prossimi appalti con regole vincolanti, verificando chi viene assunto, la regolarità dei badge e l’applicazione dei contratti.
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