E’ passato più di un quarto di secolo da quando Toni Morrison, sulle pagine della «Paris Review», incoraggiava gli autori neri a non assoggettarsi ai codici stilistici dominanti, e a liberare il linguaggio «dalla camicia di forza del razzismo», provocando e illuminando il lettore senza necessariamente ricorrere alle armi dei deboli: «La petulanza. Il veleno. Le chiacchiere». Nella sua recente raccolta di scritti, The Source of Self-Regard, l’autrice di Beloved ribadisce che il compito dello scrittore è ora più che mai quello di risvegliare la popolazione dal «coma che i despoti chiamano pace», poiché la sua voce è particolarmente scomoda...