Gli occhi di Marie non sono allineati, quello storto punta troppo all’esterno, e tuttavia il suo sguardo è tanto preciso quanto furtivo e scrutatore. Marie è gracile, bruttina e strabica; ha un’amica bellissima, naturalmente, Sylvie, che lei a un tratto prende a osservare di sottecchi, sospettando che incontri qualcuno. Marie qui louche è senz’altro Marie la strabica, che Adelphi propone nella sua riedizione dell’opera completa di Georges Simenon («Biblioteca», traduzione di Laura Frausin Guarino, pp. 181, € 18,00), ma è anche Marie che guarda di sguincio, che sbircia, o che a volte fissa con insistenza con le sue pupille nerissime....