Solo a pagina 50, al capitolo 28 sul turismo, il «Contratto per il governo del cambiamento» varato da Lega e MoVimento5Stelle fa un timido cenno all’era digitale. Ma il riferimento va nel senso di ipotizzare una piattaforma nazionale unica per i turisti, volta a valorizzare l’e-commerce sul e del prodotto culturale. Giusto, certamente. Tuttavia, è proprio pochino. Che i cavalieri del cambiamento delle categorie del novecento, i cultori (i 5Stelle) della rete con tanto di macchina numerica «Rousseau», trattino i temi dell’innovazione molto al di sotto del minimo sindacale è assai curioso. Tra l’altro, il capo 27 sui trasporti, infrastrutture...
Rubriche
Silenzi pesanti, il «contratto» non è digitale
Ri-Mediamo. La rubrica settimanale a cura di Vincenzo Vita