Non è il primo album della band fiorentina dei Diaframma ad ispirare il nome del quartetto livornese, che prende piuttosto in prestito l’immaginario evocato dal libro di Nicolai Lilin Educazione siberiana. Certo che Eugenio Sournia (voce), Cristiano Sbolci Tortoli (basso), Luca Pascual Mele (batteria) e Matteo D’Angelo (chitarra), sono un gruppo decisamente fuori dal coro. Nati nel 2014 partono da riferimenti radicati nel sound anni ’80 – nella new wave e nel post punk per intenderci – con synth in bella evidenza e la voce profonda del vocalist a ricamare atmosfere visionarie e storie apocalittiche. In realtà, dietro la musica...