Il Re delle isole Samoa lo definiva: «il luogo della falsa vita», per i napoletani era «l’imbroglio nel lenzuolo», e in una delle sue famose domande palindrome Marzullo si domandava: «è una fabbrica dei sogni o un sogno quando sei in fabbrica?» Parliamo del cinema su grande schermo che ora finalmente ritorna. Questi i film da non perdere.

I due «papi»
Due personalità opposte per formazione e per carattere: da una parte un pregiudicato dal mega-conflitto d’interessi, quello dell’editto bulgaro che caccia Biagi dalla Rai, che assume un capomafia come stalliere e costringe il Parlamento a votare che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak; quello delle cene galanti con baby-olgettine da cui si faceva appunto chiamare «papi». Poi c’è l’altro «papi»: lo statista europeista osannato da Il Foglio, il campione del liberalismo che Tajani propone come Senatore a vita, la vittima che Renzi vuole risarcire. Alla fine della storia ameremo l’uno e l’altro.

Volevo solo nascondermi
Genio schivo le cui insospettabili doti saranno riconosciute solo dopo morto, l’eroe del film ha un fragile equilibrio mentale e gli psichiatri gli prescrivono di evitare i giornalisti critici e oppositori. Il nostro Giuseppi si nasconde così a Villa Pamphili per creare quello che passerà alla storia come il suo capolavoro: «Stati Generali».

Mondragone Burning
Remake della straordinaria pellicola di Alan Parker con Salvini che, come Gene Hackman, si avventura nel profondo sud per soffiare sul fuoco. Ma a ruoli invertiti: Gene prendeva i razzisti del KKK a sganassoni, qui è Matteo che arriva con il cappuccio in testa. Ma i locali lo riconoscono lo stesso e lo prendono a mattonate.

C’eravamo tanto amati
Storia di due vecchi amici, rivali per amore della bella Verità: sono Italia ed Egitto che sul caso Regeni continua a dire bugie. Eppure per anni li avevamo tanto armati. Temendo reazioni inconsulte, Italia prova allora a tenersi Egitto buono con due fregate (la Schergat e l’Emilio Bianchi letteralmente «fregate» alla nostra Marina Militare), e accettando commesse per cacciabombardieri, aerei da addestramento ed elicotteri da combattimento.

Dog-sitter-man
Nella periferia più degradata dei partitini intorno al 3%, il tenero, indifeso Renzino è umiliato perfino da Calenda che lo sorpassa nei sondaggi. Ma poi reagisce e medita vendetta. Cerca allora sponda in un bullo al tramonto, il Caimano, alienandosi così quei pochi amici che gli erano rimasti. Ma tutto ciò che otterrà è di portargli a passeggio il cane Dudù.