La sera di venerdì tre aprile, come altri due milioni di spettatori, ho spento il televisore alle 21 e 15. Con la triste certezza che, per forza di cose, un ulteriore, piccolissimo tassello della mia vita attuale era venuto a mancare. Come gli altri due milioni di spettatori, anch’io, ieri sera, sono diventato orfano temporaneo di quella mezz’ora che da 23 anni, 5 mesi, 13 giorni e 5475 puntate rappresentava una piacevole abitudine, oggi sospesa dalle regole della lotta contro il Covid19. Per 23 anni, 5 mesi, 13 giorni e 5475 puntate, se gli amici proponevano una cena, dicevo sì,...