«Sono incazzato e sapete benissimo con chi». Giancarlo Galan non si capacitava soprattutto per quelle dimissioni firmate dal personale sanitario dell’ospedale dove era ricoverato già alle 9 di ieri mattina, in tempo per assistere al voto della Camera sul suo arresto, richiesto dalla magistratura nell’ambito dell’inchiesta sul Mose di Venezia, e concesso dall’Aula con 395 sì (Pd, M5S, Sel, ma anche i centristi del Pi, Lega e Fratelli d’Italia-An), due astenuti di Sc e i 138 no del centrodestra. Quando nel primo pomeriggio il deputato di Forza Italia lascia in carrozzina il nosocomio e viene trasportato in ambulanza a casa,...