Lucia Azzolina, deputata 5Stelle, ha preso posizione pubblica prima del voto di oggi sulla piattaforma Rousseau.

Lei si espresse per autorizzare il processo a Matteo Salvini per il caso Diciotti, oggi è per far nascere un governo Pd-5S. Pensa che questa volta i vostri iscritti saranno d’accordo con lei?
Mi auguro di sì, sarebbe un gesto di coerenza. Non si può un giorno applaudire l’intervento di Conte, con le parole chiare che ha pronunciato in Senato, e poi non essere conseguenti. In più mi pare che l’apprezzamento che si sta manifestando fuori dal nostro paese ci dica che avevamo visto giusto quando lo scegliemmo come presidente del consiglio.

Lei, un mese e mezzo fa manifestava, da queste colonne, tutta la sua insofferenza verso il governo con la Lega. Si immaginava però un epilogo così repentino e traumatico?
Me lo aspettavo. Già in campagna elettorale i leghisti andavano dicendo che a fronte di una loro affermazione alle europee sarebbe cambiato tutto. Se avessero preso più del M5S ma meno del 30% avrebbero chiesto un rimpasto, superando quell’asticella sono stati vittime dell’ubriacatura dell’«uomo solo al comando».

È contenta?
Sarò contenta se da domani la politica proverà a riacquistare un linguaggio e uno stile istituzionale, non aggressivo e che non inciti all’odio verso nessuno. Tutto il contrario della narrazione salviniana che – adesso lo posso dire – io ho sempre ritenuto non solo indigesta ma dannosa per il nostro paese.

Qual è stato il provvedimento che ha trovato più indigesto?
Io condivido, totalmente, i rilievi evidenziati dal Presidente Mattarella sul decreto sicurezza bis. Aggiungerei che il lavoro di Conte sui ricollocamenti dei migranti è la strada migliore da perseguire perché l’Italia non può affrontare più da sola il tema immigrazione.

Perché ritiene che possa andare meglio un governo con il Pd?
Io me lo auguro. Se abbiamo dato una possibilità alla Lega non capisco perché non possiamo darla a quella parte del paese che ha votato Pd. Devono essere i 5 Stelle a fare tesoro di questi mesi e degli errori che – inevitabilmente – una forza giovane come la nostra ha commesso. E dobbiamo ricordarci che noi abbiamo ancora il 33% dei parlamentari e che possiamo fare tante cose buone su istruzione, ambiente, giustizia.

Proprio un tema a lei caro, la scuola, sembra uno dei terreni più agevoli del possibile governo 5S-centro sinistra…
Sono persuasa che una vera azione riformatrice debba avere come primo punto il tema della conoscenza e della formazione. E’ necessario un investimento importante, come minimo di un miliardo di euro, su università e ricerca. Bisogna, inoltre, reperire risorse per le assunzioni dei precari della scuola e per far partire tutti i concorsi. Sono molto d’accordo inoltre con la proposta del Pd e di Leu per la gratuità di tutto il ciclo formativo, dalla scuola dell’infanzia all’Università.

Lei è stata vittima di un attacco feroce sui social, soprattutto nel suo collegio, per la sua posizione a favore di un nuovo governo. Qualcuno è arrivato a minacciarla intimandole «se cammini per Biella (la sua città, ndr) ti dovrebbero spaccare i denti». Come sta vivendo tutto questo?
È il frutto avvelenato di chi ha dispensato e continua a dispensare odio. Non è solo un problema di haters sul web ma anche del linguaggio di alcune forze politiche di destra. Se si sdogana un certo linguaggio è inevitabile che certi «leoni da tastiera» si sentano legittimati a scrivere certe cose.