Se ne è andato a 65 anni Shane MacGowan, storico leader dei Pogues e artista solista; era malato da tempo. Lo scorso dicembre era stato ricoverato per un’encefalite virale e da quel momento aveva trascorso molti mesi in terapia intensiva. Dal 2015 utilizzava una sedia a rotelle. Nato nel Kent da genitori irlandesi, è stato uno dei maggiori cantastorie britannici, con ballate che quando uscivano da quella bocca sdentatissima, sempre ostentata in tante foto e indotta da anni di alcol (dormiva spesso nei pub londinesi in cui a volte si esibiva) e droghe, sembravano in realtà scritte da sempre, anche se le aveva composte un minuto prima. Con i suoi Pogues il folk irlandese più di pancia, travagliato e potente – spesso intriso di nazionalismo e rimandi alla diaspora irlandese – irrompeva mescolato a energia punk, riferimenti letterari, mitologia e Bibbia; per questo Nick Cave – con cui condivideva tanti immaginari e ispirazioni – lo considerava una forte influenza e insieme incideranno una versione struggente del classico What a Wonderful World. E sempre per questo, dopo cinque anni con i Pogues e una sfilza di lavori come solista, nel 2018 gli era stato assegnato l’Ivor Novello, il premio dedicato ad autori e compositori. Negli anni tanti colleghi hanno fatto la fila per collaborare con MacGowan: Nick Cave, appunto (compare anche sull’album dei Bad Seeds, Murder Ballads), Joe Strummer, Steve Earle, Sinéad O’ Connor, Johnny Depp, Ronnie Drew dei Dubliners e Kirsty MacColl con cui nell’87 duetterà in Fairytale of New York, pezzo che nonostante il testo forte e impietoso, sbancherà le classifiche imponendosi da allora come un «classico» natalizio. Era intriso anche e soprattutto di punk Shane MacGowan, ambito che considerava uno dei suoi momenti più felici e in cui dal 1976 animerà i Nipple Erectors, in seguito The Nips, con cui registrerà anche un demo prodotto da Paul Weller; poi nel 1982 la nascita dei Pogues, il suo gruppo di riferimento, e l’uscita di album come Red Roses for Me, Rum Sodomy & the Lash, prodotto da Elvis Costello o If I Should Fall from Grace with God. Licenziato dai Pogues per varie sregolatezze (Joe Strummer, che già occasionalmente era salito sul palco con il gruppo, lo sostituirà per breve tempo dopo il licenziamento), nel ’92 darà vita alla band Shane MacGowan and The Popes. Poi decine di collaborazioni e presenze varie come ospite. Di MacGowan non resta solo la scrittura – definita, ad esempio, da Joe Strummer, tra le migliori del Novecento – resta anche quell’irrefrenabile energia in grado di pervadere i pezzi, anche quelli non scritti da lui; un’energia in grado di trasformarlo esattamente nei personaggi che abitavano le sue canzoni, rendendo quasi impossibile tracciare una linea di discrimine, afferrare dove finiva MacGowan e iniziava un pezzo, e viceversa. E questi sono doni divini.