«Santafarra si allungava sul mare come una ciucertola». Inizia così Pelleossa, l’ultimo romanzo di Veronica Galletta (minimum fax, pp. 345, euro 18), con Santafarra vista da sopra una collina. Con una veduta aerea si era aperto anche il primo capitolo del precedente Nina sull’argine, intitolato guarda caso «Dal cielo»: «Caterina si era guardata indietro. Alle loro spalle il fiume si allungava fino alla città, stesa sotto ai monti». ENTRAMBI GLI INCIPIT, oltre a suggerire alcuni dei riferimenti letterari che costellano i due romanzi – quello di Nina Il mulino sulla Floss di George Eliot e quello di Pelleossa L’arpa d’erba...