Lo scudetto assegnato con i playoff e le retrocessioni in Serie B via playout. Una delle ipotesi per sciogliere l’enigma campionato vengono portate sul tavolo dalla Figc durante il consiglio straordinario a Roma, il primo momento di discussione del mondo del pallone (il prossimo si terrà il 23 marzo) con tavolo aperto alla Lega di A dopo le baruffe dei giorni passati, fino al decreto governativo che ha sospeso lo sport fino al 3 aprile. Ma prima del consiglio Figc, il ministro dello sport Spadafora ha nuovamente accusato la Lega di non esersi fermata domenica scorsa per motivi puramente economici.  Poi si è tornati a discutere sul futuro – che appare alquanto nebuloso e complicato – che attende il calcio italiano se il campionato – come appare probabile – non riuscirà a chiudere entro il 31 maggio. Un evento che comporterebbe un taglio drastico dei giorni di preparazione in vista degli Europei (inizio fissato al 12 giugno) della nazionale di Mancin.  Oltre alla paventata opzione opzione, un’alternativa sarebbe la manca assegnazione dello scudetto (e comunicazione all’Uefa delle società qualificate per le Coppe europee della prossima stagione), oppure la cristallizzazione della classifica attuale e assegnazione del titolo alla prima in classifica, ovvero alla Juventus, avanti alla Lazio di due punti con l’Inter al terzo posto. Un pacchetto di formule che non contemplano la Coppa Italia, destinata a essere annullata.

MA L’ALTRO TEMA di giornata è stato il blocco aereo deciso dal governo spagnolo verso l’Italia che mette in discussione le partite di Europa League Siviglia-Roma e Inter-Getafe. Neppure una telefonata tra il presidente della federcalcio, Gabriele Gravina e il numero uno dell’Uefa, Aleksander Ceferin ha risolto la situazione. Mentre è arrivata l’ufficialità della gara a porte chiuse tra Barcellona e Napoli tra una settimana, al Camp Nou, con i catalani a sottolineare come l’assenza di tifosi provocherà un mancato incasso da sei milioni di euro. Sullo sfondo, resta uno scenario irreale in Europa: l’Italia si ferma, mentre Francia (a porte chiuse fino al 15 aprile) Spagna, Inghilterra, Germania (che colleziona pienoni negli stadi nonostante il Virus e la Merkel che ipotizza il 60% di contagiati) continuano a giocare e così la Champions League, a porte chiuse.

ANCHE L’UEFA, come la Lega di A, ne fa una mera questione economicae non vuole prendere coscienza della pandemia. Sempre nella riunione della Figc, l’Assocalciatori – AIC – ha sollecitato la federcalcio per interrompere gli allenamenti delle società di Serie A allo scopo di contenere il rischio di contagio da Covid 19 per atleti, dirigenti, allenatori. Quindi, la volontà di estendere lo stop alle attività sportive – la richiesta sarà valutata nelle prossime riunioni dalla Lega di A – che ha fatto seguito a Milan, Lazio, Fiorentina, Spal e Bologna che hanno annullato per alcuni giorni le sedute di allenamento. Un appello che non sarà ovviamente appoggiato dai club ancora impegnati nelle Coppe europee. E se per l’emergenza Coronavirus l’amichevole Germania-Italia del 31 marzo a Norimberga sarà a porte chiuse, la Formula 1 forse dovrà saltare la prima tappa stagionale in Australia, mentre la MotoGp posticipa la gara di Austin (Texas) a novembre.