David Cameron non ha usato mezzi termini. Parlando ieri alla Camera dei Comuni, ha chiesto nuovi poteri per togliere i passaporti ai sospetti di terrorismo e per impedire ai jihadisti britannici di fare rientro in Gran Bretagna. Secondo il premier inglese, è «aberrante» che i cittadini britannici abbiano dichiarato la loro alleanza a gruppi come lo Stato islamico (Isis).

Secondo il premier inglese, sarà prima di tutto necessario monitorare i sospetti di terrorismo nel Regno unito. Nei giorni scorsi il livello di minaccia terroristica in Gran Bretagna era stato innalzato da «severo» a «sostanziale» in seguito alle rivelazioni di stampa e alle indagini di Scotland Yard, secondo cui, l’aguzzino del giornalista statunitense in Iraq, James Foley, sarebbe di nazionalità britannica. Secondo le autorità inglesi, sono circa 500 i jihadisti con passaporto britannico, attivi nell’Isis.

Non solo, saranno approvate nuove norme che prevedono l’estensione delle misure anti-terrorismo ed investigative (Tpims), inclusi nuovi poteri alla polizia per il trasferimento dei sospetti. I presunti jihadisti dovranno essere sottoposti a programmi di de-radicalizzazione. E poi le linee aeree internazionali saranno forzate a rendere note informazioni sui passeggeri che viaggiano da e per le zone di conflitto ai Servizi segreti inglesi. Su questo punto, sarà rafforzata la cooperazione in particolare con i governi tedesco e turco, le cui linee aeree vengono usate dalla maggior parte dei cittadini britannici, accusati di terrorismo, e diretti in Siria e Iraq.

La scorsa settimana, Cameron aveva anche annunciato che sarebbe stato più facile per polizia e forze di sicurezza accedere ai dati sui sospetti di terrorismo e un incremento del numero di poliziotti che pattugliano le strade inglesi. Il ministro dell’Interno nel Regno unito ha già poteri esecutivi per la confisca dei passaporti di chi viaggia all’estero, ma Cameron ha chiesto maggiore potere discrezionale per la polizia inglese.

«Daremo alla polizia il potere temporaneo di sequestrare i passaporti ai confini per maggiori indagini sugli individui sospetti», ha aggiunto Cameron. In particolare, il premier ha ammesso che le misure adottate per gli stranieri, accusati di terrorismo, saranno estese ai cittadini britannici. Secondo il politico conservatore, i cittadini britannici sospettati di essere coinvolti in attacchi terroristici, potranno mantenere la loro cittadinanza ma non potranno ritornare in Gran Bretagna. «Aderire ai nostri valori non è una scelta, è un dovere per chi vive in quest’isola. Sconfiggeremo gli estremisti per mettere in sicurezza le nostre vite», ha tuonato Cameron in aderenza alla retorica nazionalistica dei Tory.

All’interno del suo gruppo parlamentare si sono levate però voci per un più incisivo rafforzamento delle misure anti-terrorismo. Secondo il quotidiano The Guardian, la riforma delle leggi anti-terrorismo sarebbe meno estesa del previsto per evitare una dura reazione dei giudici inglesi che cancellerebbero eventuali norme draconiane. Non solo, l’ex Avvocato generale, Dominic Grieve, ha avvertito che il piano di impedire ai cittadini britannici di rientrare in patria rischia di opporsi «ai principi del diritto internazionale e di common law».

Anche i Lib Dem del vice premier Nick Clegg hanno avanzato molti dubbi in merito alle nuove norme. In particolare, secondo loro, il potere di cancellare la cittadinanza britannica potrebbe generare casi di apolidia.
Il leader del partito laburista Ed Miliband ha assicurato invece che sosterrà il governo negli obiettivi di mettere in sicurezza il paese. In particolare, Miliband ha criticato l’abolizione nel 2011 dei «control orders», ordinanze che obbligano i presunti terroristi a restare nelle loro abitazioni. Nel suo intervento alla Camera, il leader laburista ha anche criticato l’ingiustificata reazione israeliana alla minaccia di Hamas, in riferimento all’operazione Margine protettivo, che ha causato migliaia di morti a Gaza.

Infine, Harun Khan, vice-segretario generale del Consiglio dei musulmani della Gran Bretagna (Mcb) si è detto preoccupato per la strategia anti-terrorismo di Cameron. Secondo Khan, i nuovi provvedimenti potrebbero avere l’effetto opposto di maggior radicalizzazione.