A ogni lettura o rilettura – considera Jorge Luis Borges – il libro si rinnova ed è un altro. L’autore di Fervore di Buenos Aires individua nell’acqua la metafora naturale del tempo e ricorre più volte nei suoi scritti alla citazione prediletta del filosofo oscuro – «Siamo il fiume di Eraclito» – secondo cui non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume e neppure toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato. Tutto scorre e niente sta fermo, ciò che alimenta il mondo è il suo continuo mutare delle cose. In Senza ritorno di Carmen Yañez Hidalgo...