La scomparsa di Maurizio Costanzo segna inesorabilmente il tempo dei media. Il funambolico giornalista, scrittore, paroliere, conduttore è stato l’espressione autentica di una lunga stagione della comunicazione italiana. L’ha interpretata nei suoi livelli più alti – vedi il testo dell’indimenticabile brano Se telefonando musicato da Ennio Morricone e interpretato da Mina – e in qualche caduta agli inferi come l’iscrizione alla loggia P2. Su quest’ultima inquietante vicenda si dichiarò sì pentito, ma il buco nero rimane. Era un’epoca delicata e la loggia massonica muoveva le fila, tra l’altro, anche dell’editoria. L’intervista firmata a Licio Gelli pubblicata dal Corriere della sera...