Caro direttore, ho letto l’intervento di Giuseppe Di Lello sul giornale dal titolo «Crolla il pilastro sulla trattativa». Vorrei partire dall’ultimo passo del suo articolo dove scrive «la mafia conta ancora in Sicilia ma i suoi capi (escluso Messina Denaro) e adepti sono tutti all’ergastolo o scontano pesanti condanne». A queste parole si rimane interdetti nel senso che non si capisce come la mafia conti ancora se i suoi capi ed adepti sono in galera. Forse Di Lello individua la mafia con quella che spara? Credevo di sapere che fra Stato e mafia si è sempre trattato, e per Stato...