Visioni

Sei nazioni, l’Italia perde ma segna tre mete

Sei nazioni, l’Italia perde ma segna tre meteL'azzurro Luke McLean in azione con la palla ovale nel match di ieri – Adam Davy/PA Wire

Rugby A Twickenham l'Inghilterra s'impone per 47-17. Luci e ombre per la squadra azzurra che tra quindici giorni sarà a Edimburgo per sfidare la Scozia

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 15 febbraio 2015

Qualcuno pensava davvero che l’Italia potesse vincere a Twickenham? Certamente no. In questo Sei Nazioni l’Inghilterra sembra davvero una squadra lanciatissima, compatta in tutti i reparti e le fasi di gioco. Molti però si aspettavano dagli azzurri qualcosa di diverso dal brutto match di sabato scorso a Roma. Un cambio di passo, una luce che si accende: insomma, una speranza per le partite a venire.

E’ successo, questo? Diciamo subito che l’Italia ha perso con il punteggio di 47-17, uno scarto maggiore di quello patito con l’Irlanda all’Olimpico. Inoltre ha incassato sei mete (contro le due di sabato scorso) ma ha risposto segnandone tre. Se con gli irlandesi gli azzurri avevano praticamente rinunciato a giocare, oggi hanno invece fatto la loro parte fino in fondo. Sbagliando spesso, commettendo più falli del dovuto e con qualche ingenuità di troppo, ma hanno giocato. E dunque sì, qualcosa è successo, un cambiamento si è visto. Contro la forza e la classe degli inglesi non poteva però bastare.

Volevano giocarsi la partita senza paura, gli azzurri, e sono scesi in campo con lo spirito giusto. Dall’altra parte il XV della rosa sembrava intenzionato a un match di furbizia e mestiere: due impatti e palla calciata lunga a spiovere nella metà campo italiana per saggiare la consistenza delle nostre retrovie. Qui però hanno trovato Luke McLean, schierato estremo e autore di una prova perfetta. Una volta nelle mani azzurre, l’ovale era giocato con perizia. E al 4’ minuto l’Italia si è trovata avanti con un attacco in velocità orchestrato da Kelly Haimona e finalizzato da Sergio Parisse: 5-0 e Haimona che sbagliava la trasformazione (ieri l’apertura azzurra ha fallito tutti e quattro i calci a disposizione).

Gli inglesi hanno impiegato venti minuti a raddrizzare la loro partita. Al 20’ un piazzato di George Ford ((3-5), tre minuti dopo una meta assai dubbia di Billy Vunipola (8-5) e infine un’imbucata di Jonathan Joseph tra le maglie azzurre portavano i bianchi sul punteggio di 15-5. Nonostante la buona difesa dell’Italia e i tanti palloni giocati, era sull’avanzamento, sui metri conquistati che l’Inghilterra faceva la differenza, grazie alla regia di Ford e alle accelerazioni dei suoi trequarti. Inoltre la nostra difesa si faceva fischiare troppi falli, mettendo gli avversari nelle condizioni di guadagnare terreno e sfruttare touches pericolose. Si andava al riposo.

Alla ripresa nuovo allungo inglese con un penalty di Ford (18-5) ma al 49’ c’era, inattesa, una fiammata degli azzurri propiziata da una bella iniziativa di Leonardo Sarto che portava Luca Morisi a trovare un varco tra le maglie bianche e schiacciare in meta: 18-10. Durava poco. Una distrazione imperdonabile della nostra difesa su palla inattiva (54’) consentiva a Youngs di segnare (23-10) e nel giro di un quarto d’ora l’Inghilterra chiudeva la partita affondando i colpi: Joseph (60’), Cipriani (63’), Easter (68’) e il piede di George Ford scavavano un baratro incolmabile: 47-10. Sembrava scomparsa dal campo, la squadra italiana, stanca e stordita. Ma negli ultimi quattro minuti ritrovava energie, voglia e orgoglio: una serie di attacchi nei 22 metri inglesi portavano ancora Morisi (bel passaggio di Masi) a infilare uno stretto corridoio e schiacciare la terza meta azzurra. Tommaso Allan trasformava per il definitivo 47-17.

Luci e ombre, dunque, per la squadra azzurra che tra quindici giorni sarà a Edimburgo per sfidare la Scozia. Miglioramenti nella voglia di giocare la palla e fare la partita: se con l’Irlanda era stata una partita depressiva, quella di Londra è stata all’insegna del desiderio. Ma anche qualche errore di troppo (la distrazione sulla meta di Youngs, l’imprecisione di Haimona nei calci piazzati) e molta indisciplina: i cartellini gialli possono essere fatali. La lieta novella: le due mete di Luca Morisi nel tempio del rugby mondiale, dopo il terribile incidente di un anno fa nel match con Fiji che gli costò l’asportazione della milza.

All’Aviva Stadium di Dublino la sfida tra Irlanda e Francia si è conclusa con il successo di misura dei padroni di casa: 18-11. Oggi si gioca Scozia-Galles (16.00, DMax).

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