Una nuova sorella che arriva dall’India e si piazza in un lettino vicino al tuo non è una bazzecola. È roba impegnativa. Scombussola ogni abitudine e lo sa benissimo Alessandro, l’altro occupante dello stesso appartamento, che ora è diventato a tutti gli effetti un «fratellastro». È lui a raccontare cosa sta accadendo, a studiare i comportamenti di Ryunio – così si chiama la bambina sbarcata nel suo salotto, quello strano essere che «sembra un cartone animato» – e a introdurla nel mondo conosciuto.

C’è qualcosa di strano, però: la piccola, oltre a profumare di gelsomino e sandalo, come il dopobarba del papà, sembra quasi emettere una luce. E avere un sesto senso per indovinare le tempeste emotive che si stanno abbattendo sulle persone. Prevede pure le litigate fra i genitori e, a volte, scompare misteriosamente, nascondendosi nei posti più impensati. Sarà un po’ speciale a causa di quel nome importante, che viene direttamente dal Sutra del Loto, un libro antichissimo. Ryunio la bambina drago di Roberta Calandra è il romanzo per ragazzi che le edizioni Corsare hanno regalato per le feste di Natale (pp. 141, euro 10,50, illustrazioni di Maria Cristina Costa).

L’andamento della narrazione è un po’ come un disco ballabile degli anni Settanta: Ryunio prende via via confidenza con i luoghi, le persone, la neve, i giochi e, soprattutto, i sentimenti. È come una calamita che attira a sé le storie del mondo. Fa amicizia anche con Adele, la barbona del quartiere che puzza di «un misto di sporco, strada, smog, profumo rovinato e frutta marcia». La invita a stare nel giardino di casa e la sera, in pigiama, conversa con lei, facendosi confessare tutte le tristezze e i drammi della sua vita.

Anche al papà di Alessandro e della «nuova» Ryunio qualcosa va storto: muore il suo capo al lavoro che è anche un caro amico. E quando la sua famiglia addolorata accetta un pranzo in compagnia, sarà la piccola bambina indiana a risollevare l’atmosfera. Lo farà a partire da sé, raccontando del tifone che le ha distrutto la vita, disperso i fratelli, ucciso la madre, spezzato i sogni infantili. Sopravvissuta alla furia della natura è anche sua sorella Sandya, che un giorno Ryunio con la sua nuova famiglia andrà a trovare a Parigi, presso i genitori adottivi. La comunicazione tra due esseri legati da un grande dolore, spropositato per la loro età, stenta a decollare anche all’ombra della torre Eiffel, poi qualcosa scatta.

In più, Alessandro non è proprio indifferente al fascino della sorella «parigina» di Sandya, Marie. La foto con lei in aeroporto lo accompagnerà nel turbolento rientro e per molti giorni ancora.

Una volta tornati a casa, le difficoltà del quotidiano si ripresenteranno per tutti: l’inizio della scuola per Ryunio, la malattia del nonno, i vari disagi. Resta il fatto che, dentro casa, c’è una persona che brilla di luce interiore. E tutto si aggiusta…