Un drago millepiedi sbuffante attraversa lo schermo, poi compare uno strano personaggio peloso su una bicicletta in volo sopra palazzi ondeggianti, scheletri suonano trombe, sax e pianoforte. È il nuovo video dei Tre Allegri Ragazzi Morti e realizzato da Michele Bernardi. La canzone è Volo sulla mia città con la Big Band e fa parte di Quando eravamo Swing (La Tempesta 2015) ovvero i maggiori successi del rock band pordenonese arrangiati e suonati con la Abbey Town Jazz Orchestra. Il nome dell’orchestra si riferisce all’Abbazia Benedettina di Sesto al Reghena, paese poco distante dal capoluogo friulano, dove la formazione è nata e si è dedicata al repertorio classico degli anni Quaranta ma anche a collaborazioni con artisti di altre musiche come Frankie hi-nrg e appunto i Tre Allegri Ragazzi Morti.

In genere quando il jazz incontra la canzone nel nostro paese si concentra sul repertorio dei cantautori degli anni Sessanta: Luigi Tenco, Sergio Endrigo, Gino Paoli. Insomma il jazz sembra andare d’accordo con qualcosa che evoca fumosi caffè, alberghi ad ore e via malinconeggiando. Rompe con questa prassi questa produzione ( cd e anche vinile) che raccoglie canzoni del gruppo nella sua più che ventennale carriera (la prima musicassetta è del Giugno 1994) come Un inverno a Pordenone, Occhi bassi, Il mondo prima, La faccia della luna, Primitivi del futuro (in una versione strumentale impreziosita dagli interventi del flautista Massimo De Mattia e del sassofonista Nevio Zaninotto) arrangiati con rispetto e cura da Bruno Cesselli, Mirko Cisilino e Mauro Darpin.

Sono canzoni che più di ogni altre hanno saputo raccontare il disincanto, lo stupore e la tensione adolescenziale degli ultimi vent’anni dagli esordi rock-punk alla svolta reggae. I Tre Allegri Ragazzi Morti non sono solo una band ma un progetto multidisciplinare, un progetto comunicativo che ha nella musica ma anche nei fumetti, nella grafica, nelle modalità di produzione (La Tempesta è una etichetta indipendente da loro fondata) e di promozione la sua originalità e la sua forza. Al centro di tutto c’è Davide Toffolo, musicista e fumettista tra i più importanti. In queste versioni jazz per Big Band il cortocircuito tra antico e moderno e tra diversi livelli e pratiche comunicative ci consegna una musica affascinante, spiazzante e divertente. Infinitamente più produttiva degli occasionali incontri tra star e indica una possibilità che andrebbe perseguita.

La collaborazione tra Michele Bernardi e il gruppo ha prodotto anche altri lavori come il bel video di Come mi guardi tu e Alle anime perse, realizzato in un laboratorio con ragazzi di Finale Emilia subito dopo il terremoto, che è stato presentato il 5 dicembre scorso al Cs Rivolta di Marghera all’appuntamento annuale dell’etichetta la Tempesta, quest’anno aperto ad una corposa sezione dedicata al fumetto indipendente.