Forse anche il lato oscuro della personalità di Emily Dickinson, una delle poetesse più amate di tutti i tempi, ha contribuito a farne un mito prima ancora della sua morte. Mai misurata, fisicamente gracile e di salute cagionevole, aveva fronteggiato i suoi demoni interiori con astuzie bislacche quando non puramente malvage: una volta, sfidando l’autorità paterna, si era rifiutata di andare in chiesa, e in un accesso di rabbia aveva raccolto «quattro gattini superflui» nell’incavo di una paletta del camino, li aveva fatti scivolare in un voluminoso barattolo di vetro e li aveva annegati nella salamoia dei cetriolini conservati in...