Autostrada dei laghi Como-Milano. Mi supera una corriera blu con dietro la pubblicità di una ditta di onoranze funebri. Fin qui niente di strano perché è da anni che il marketing si è esteso anche al servizio del caro estinto. Però, data la materia sensibile, il linguaggio scelto per promuovere tale attività si presta a svarioni molto più rischiosi che in altri settori merceologici. La pubblicità che leggo sul didietro della corriera è dentro tre cerchi. Nel primo si legge «Offerta 1449 euro. Funerale tutto compreso». Tutto compreso? Nel senso che mettono anche il morto? Ovvio che non è così, ma magari era meglio studiare un’altra formula. Il cerchio di mezzo è in caratteri così piccoli che non si legge nulla. In quello di destra campeggia gigante la dicitura «Offerta 2500 euro. Soluzione cremazione». A momenti sbando. Ora, come si fa a scrivere una roba così? Basterebbe aver solo sentito parlare dei campi di concentramento per evitare accuratamente di accostare la parola Soluzione a Cremazione. Evidentemente questi signori non hanno mai sentito nominare la Soluzione Finale di nazista memoria, e nemmeno sanno che quella Soluzione prevedeva le camere a gas con conseguenti forni crematori, almeno così voglio sperare perché se l’allusione fosse voluta…aiuto!

SICCOME sotto le offerte c’erano delle scritte troppo piccole per vederle a distanza, per decifrarle mi sono avvicinata alla corriera blu che quasi quasi la tamponavo. Al primo avvicinamento mi è sembrato di leggere «La modenese», ma mi suonava strano che dei modenesi pubblicizzassero dei servizi da morto in quel modo e in quel di Como. Al secondo tentativo ho letto «La maionese» e lì sono stata sicura che i miei occhiali non vedevano abbastanza lontano. Finalmente, ferma al casello, la scritta è apparsa con chiarezza e ho potuto leggere «La Ma……» e qui metto dei puntini per non fare pubblicità, ma sappiate che la ditta si trova in provincia di Como.
Controllando su internet, ha anche un sito che illustra i servizi forniti con lo stesso linguaggio stampato sul culo della corriera. Il «Tutto Compreso» si riferisce a un funerale completo e comprensivo di allestimento camera ardente, trasporto della salma con auto funebre modello Mercedes (andare al cimitero per l’ultimo viaggio con una Panda pare brutto), disbrigo pratiche, feretro in legno massello di larice, zinco interno con valvola e suggello a fuoco, imbottitura feretro in raso, manifesti funebri e competenze d’agenzia. I servizi inclusi nella «Soluzione Cremazione» (insistono eh) comprendono tasse di cremazione (cambiano da comune a comune e c’è un prezzo per tutto, anche per la dispersione ceneri fuori e nei cimiteri cittadini), urna privata (ne esiste anche una pubblica?), trasporto salma.

OLTRE a un ottimo rapporto qualità prezzo e a «un estremo saluto a portata di tutte le tasche», a «La Ma…» dicono di offrire anche «Sensibilità e gentilezza. Due caratteristiche che non mancano nel nostro lavoro perché forniamo un aiuto concreto e un supporto fondamentale in tutto il difficile e triste momento della morte della persona cara».
Sulla gentilezza non ho ragione di dubitare, sulla sensibilità consiglierei di assumere un bravo copywriter che ribalti gli slogan e poi qualche lettura sulla shoah, sulle leggi razziali, sulla storia del nazismo, oppure riascoltarsi l’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre che risale al 9 ottobre scorso e si trova facilmente su internet. Pure per seppellire i morti ci vuole un po’ di cultura. In questo caso urge anche un grosso lavoro sulla memoria.

mariangela.mianiti@gmail.com