Giunge molto a proposito la visione che Valerio Binasco propone, per il teatro stabile di Torino, di uno dei titoli più famosi di Eugene Ionesco, Le sedie (oggi e domani ancora in scena al Vascello), a ridare vigore e senso contemporaneo a una intera famiglia di testi e autori che sono stati etichettati per più di mezzo secolo dentro una formula. Ionesco aveva scritto quel testo nel 1952; una decina d’anni dopo usciva Il teatro dell’assurdo, in cui il critico Martin Esslin (nato a Budapest, cresciuto a Vienna, e poi a Londra divenuto responsabile del teatro per la Bbc) raggruppava...