È anche un romanzo, e parzialmente un saggio, ma soprattutto una memoria intima che incrocia il referto storico, il trattatello filosofico e un ricco repertorio di arte contemporanea, l’eccentrico e originale esordio di Benedetta Fallucchi, giornalista di fatti italiani per uno dei maggiori quotidiani giapponesi. L’oro è giallo (Hacca, pp. 158, euro 15) è, infatti, una narrazione godibile e allo stesso tempo inafferrabile che sfugge volutamente ai generi e indaga, nella vita quotidiana e nella storia, nella società così come nella memoria della protagonista, il rapporto problematico, fisico e psichico, erotico con la vescica, quello corporale e simbolico tra noi...