La ricchezza dell’etnografia. La bellezza della scoperta. La necessità della critica e del dubbio. La durezza delle condizioni di vita di chi è senza casa. Così come di chi, sommariamente riconosciuto nella categoria di sottoproletariato urbano, da decenni e generazioni, vive di (in ultima analisi, subendole) clientele, favori, concessioni, tenendo sempre in bilico la propria dignità, mentre quella delle istituzioni risulta, alla fin fine, sempre salva.

È QUESTA DENSITÀ politica, sociale e di ricerca che incontra, e con cui si scontra, chi legge Prendere le case. Fantasmi del sindacalismo in una città ribelle, scritto da Pietro Saitta per ombre corte (pp. 199, euro 17). L’autore, ricercatore in Sociologia generale presso l’Università di Messina, propone, attraverso la tecnica dell’io narrante, quella che egli stesso definisce una «ricerca-militanza». Immerso per cinque mesi in un impegno di osservazione partecipante, seguita da una successiva attività collaterale oltre che di documentazione, Saitta prende parte in maniera attiva alle iniziative di una sindacato di base autorganizzato impegnato nella lotta per la casa a Messina dal 2017.

NELLA CITTÀ DEL SINDACO Renato Accorinti, di cui Saitta, in premessa, evidenzia una serie di limiti politici, criticandone anche le retoriche, specialmente quelle di «città ribelle» e di «città dei beni comuni», si sviluppa, soprattutto attorno ad una militante, presentata nel libro con il nome di Crepax, una mobilitazione per il diritto alla casa. In questo movimento, l’autore, anche egli militante politico e del mondo controculturale, si trova a confrontarsi con forme, modalità, capacità, emozioni ed errori tipici degli stili di azione e pensiero di quell’area politica e culturale che spesso si autodefinisce come «il movimento».

NEL RAPPORTO con Crepax e con le persone coinvolte nella lotta per la casa nel quartiere Zafferia, Saitta ripercorre anche la bellezza e le difficoltà (a volte, estreme) di alcune forme della militanza politica. Egli le definisce un vero e proprio lavorio: «un particolare modo, cioè, di essere presenti sulla scena vedendo e non vedendo, rifiutando i pensieri o facendoli virare in una direzione compatibile con l’ideologia o ’sociologia’ propria del gruppo di appartenenza. La perfetta base, inoltre, per vedere maturare a latere e in sincrono altre emozioni: in primo luogo la frustrazione e la rabbia, che, in un perfetto circolo, esplodono incanalandosi verso l’interno e facendo conflagrare le organizzazioni periodicamente».

LA MESSA IN EVIDENZA, dall’interno, dei caratteri che la militanza può assumere nel movimento, o, più in generale, nell’area riconosciuta come sinistra antagonista è un utile invito a ragionare, anche collettivamente, sulle potenzialità e i limiti di una pratica politica che non solo può essere totalizzante, investendo corpo, relazioni, emozioni e desideri nella vita quotidiana, ma anche molto contraddittoria.
Si pensi, ad esempio, al fatto che è sempre attiva la possibile deriva imposta dalla «ferrea legge dell’oligarchia» o, addirittura, verso la «monocrazia», «pur in presenza di un’ideologia ufficiale fondata sulla dispersione del potere, l’assemblearismo, i comitati autonomi diffusi sul territorio». Ma si pensi anche al tipo di disciplina che può caratterizzarla, basata, come nel caso di Crepax, «sulla fatica, il sacrificio e la mortificazione dei bisogni», oltre che su un atteggiamento scettico, e non di sospetto, verso i lavori intellettuali.

E PROPRIO I BISOGNI sono al centro di questo libro. Di chi è senza casa, così come di chi fa il militante nel movimento, cercando di costruire accumulazione di potere, percorsi di liberazione, esperienze di autonomia. Bisogni che troppo spesso impattano in limiti politici oltre che culturali, ma anche nei rapporti di forza con i quali devono confrontarsi, attivi a diverse scale territoriali, e determinati da vari fattori, tra cui quello del tempo, pressante quando si vive in difficoltà abitativa, in assenza, da troppi anni ormai, di una politica nazionale adeguata a tutelare il diritto alla casa.