Un Consiglio dei ministri di appena mezzora, ieri. Dal lungo elenco di norme anti Covid su cui prendere una decisione ne sono state depennate solo due: l’obbligo di mascherine all’esterno in zona bianca (solo quindi in Basilicata, Molise e Umbria), lo stop a feste e concerti all’aperto e la chiusura delle discoteche sono stati prorogati al 10 febbraio con un’ordinanza del ministro della Salute Speranza (a cui seguirà un dl). La decisione sulle discoteche è stata un gesto distensivo del premier nei confronti della Lega, uscita molto male dalle trattative per il Quirinale: l’idea era di consentire l’apertura dal 15 febbraio, il ministro Garavaglia spingeva per fissare la data a San Valentino, Draghi ha fatto pendere l’ago decisamente verso gli aperturisti.

A FINE DEL CDM il premier ha avuto una riunione con il titolare del dicastero Istruzione, Bianchi, e con Speranza: nel prossimo Consiglio dei ministri, annunciato per mercoledì prossimo, dovrebbero arrivare al dunque le norme anti Covid in sospeso, incluso il pacchetto scuola. Quarantene, tamponi, gestione dei casi tra i banchi, l’imperativo del governo è semplificare.

LO SCHEMA, dopo settimane di riunioni, appare definito: per le scuole dell’infanzia e i nidi niente modifiche perché i bambini non sono vaccinati e non portano le mascherine. Primaria, si dovrebbero introdurre le stesse regole di medie e superiori (sperando che cresca la percentuale di vaccinati tra 5 e 11 anni): dad dal terzo contagio in classe; con 2 positivi rimarrà a casa solo chi non è vaccinato o guarito, gli altri in presenza in autosorveglianza. La dad per i vaccinati o guariti dovrebbe passere da 10 a 5 giorni; i tamponi T0-T5 (subito e al quinto giorno) dovrebbero essere sostituiti dal test al terzo giorno. Per rientrare dalla quarantena non serve più il certificato del pediatra ma un test negativo.

SECONDARIA di primo e secondo grado: la dad (con 3 casi positivi nella stessa classe) passa da 10 a 5 giorni per vaccinati e guariti; con un caso di positività è prevista l’autosorveglianza con l’uso di ffp2; con due casi scatta la didattica mista per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale o sono guariti da più di 120 giorni; gli altri in presenza con l’autosorveglianza e ffp2. Già in vigore la regola per cui lo studente in autosorveglianza con il super green pass può rientrare in classe senza mostrare certificato medico: basta il pass.

QUARANTENE: verrebbe cancellato l’obbligo di tampone per i vaccinati contatti di positivi, con il solo obbligo di indossare la mascherina ffp2 per almeno 10 giorni, e niente isolamento ma autosorveglianza per i vaccinati o i guariti; 5 giorni per chi è vaccinato con seconda dose o guarito da più di 120 giorni; 10 giorni per i non vaccinati. «La messa in dad delle classi delle secondarie superiori al quarto o quinto contagio, e della primaria dal terzo invece che dal secondo, non risolve. Perché la didattica mista è inefficace. Bisogna insistere con la vaccinazione, soprattutto sulle primarie» il commento di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi.

GREEN PASS. Da oggi i viaggiatori europei possono entrare in Italia senza dover esibire l’esito di un tampone, basterà il pass Ue che però dura 9 mesi mentre il nostro, a partire da febbraio, dura 6 mesi. Gli stati membri possono applicare norme diverse quando utilizzano il certificato digitale in un contesto nazionale, ma sono invitati ad allinearsi al periodo di accettazione fissato a livello europeo. Resta anche un problema tecnico da definire: a marzo scadranno i primi super green pass, in attesa di capire come proseguire dopo la terza dose, il governo dovrebbe sospenderne la scadenza per chi ha fatto il booster o prolungarla al 15 giugno.

INFINE CI SONO DUE QUESTIONI su cui insistono le regioni: lo scorporo degli asintomatici dal calcolo dei ricoveri Covid e la revisione del sistema dei colori. Sul primo punto c’è stata un’apertura da parte del ministero; sul secondo l’orientamento è tenere la zona rossa ma anche in questo caso le restrizioni potrebbero applicarsi ai soli non vaccinati. Scattano, invece, da oggi le multe per gli over 50 No vax. Dal 15 febbraio obbligo di super pass sui luoghi di lavoro.