Il ricorso di Milano contro l’assegnazione dell’Agenzia europea del farmaco, l’Ema, ad Amsterdam è «manifestamente irricevibile», secondo il Consiglio europeo. Ma Palazzo Marino non ci sta e Francesco Sciaudone, difensore del Comune, sostiene che tra l’altro il Consiglio Ue «non ha il potere» di accogliere o respingere il ricorso.

«La partita è più aperta che mai», insiste il sindaco di Milano Beppe Sala. E il premier Paolo Gentiloni invita a fare «gioco di squadra» per «verificare se è stato tutto regolare nella candidatura di Amsterdam». Sull’assegnazione della sede anche il governo ha presentato un ricorso alla Corte di giustizia europea.

Ieri a Amsterdam è arrivata una delegazione di parlamentari europei per verificare l’andamento dei lavori della nuova sede dell’Ema. Il presidente della commissione ambiente e relatore sulla ricollocazione dell’Ema da Londra, Giovanni La Via (Ppe), ha spiegato che oltre alla sede temporanea «abbiamo visitato anche il cantiere del Vivaldi Building», che dovrà diventare sede permanente dell’Ema, «e non c’è ancora niente. Diventerà un edificio di 20 piani, il governo olandese assicura che sarà pronto in poco più di un anno. A me pare un po’ difficile. Il personale dell’Ema ci ha detto che un ritardo causerebbe un deterioramento dell’attività dell’agenzia, quello che vogliamo evitare».