I carri armati sciiti sono schierati nella città di Aden, sfida aperta al governo ufficiale del presidente Hadi e ai raid dell’Arabia saudita che pare non in grado di frenare l’offensiva del movimento Houthi. Secondo fonti locali, l’artiglieria sciita ha bombardato alcuni quartieri della città, capitale provvisoria dell’esecutivo prima di stanza a Sana’a.

Accanto agli Houthi combattono milizie fedeli all’ex presidente Saleh: sul campo si stanno scontrando con le milizie tribali e le forze fedeli ad Hadi. Per impedire l’arrivo di uomini e rifornimenti alle fazioni governative, gli Houthi domenica hanno tentato l’assalto anche alla città meridionale di Mualla. Ad Aden gli sciiti hanno preso il controllo dei palazzi del potere e colpito l’emittente televisiva pro-Hadi, costringendola a interrompere le trasmissioni.

A pagare le spese della guerra civile e dell’interferenza saudita sono i civili: il numero delle vittime continua a salire. Si parla di oltre 600 morti, seppure sia difficile definire il bilancio reale. Ieri 50 persone sono morte nel porto di Aden. La Croce Rossa, impossibilitata a portare aiuti, ha chiesto un cessate il fuoco immediato per ragioni umanitarie.