Il coordinamento #Garantiamociunfuturo nasce per denunciare l’inadeguatezza del programma europeo Garanzia Giovani e per organizzare in ogni regione i migliaia di beneficiari su degli obiettivi rivendicativi fondamentali da declinare in ogni territorio, a seconda delle specificità regionali: salario minimo, reddito di base, universalizzazione dei diritti e degli ammortizzatori sociali.

Nella regione Lazio, al termine della mobilitazione sul lavoro gratuito presso il centro per l’impiego Porta Futuro lo scorso 7 novembre, il coordinamento ha stilato una serie di punti da contrapporre alle insufficienze del Programma e della sua attuazione: dall’innalzamento dei rimborsi in relazione al tetto massimo previsto per legge, da 400 a 600 euro, alla loro erogazione mensile, fino ad arrivare alla trasparenza nella gestione dei fondi investiti su tirocini e stage e al monitoraggio delle aziende che aderiscono al Progetto.

Inoltre #Garantiamociunfuturo è uno dei tasselli della rete politico-sociale dello strike meeting e del percorso dello sciopero sociale, che vede nella connessione, nella cooperazione e nel mutualismo delle lotte dei precari, degli studenti, dei disoccupati, dei professionisti atipici, dei lavoratori e delle lavoratrici, il punto di partenza per la costruzione di un’opposizione sociale nel Paese.