Grande è la confusione sotto il cielo delle città per quanto riguarda i taxi, le auto a noleggio e i conducenti Uber e ieri, giorno dello sciopero, a tratti furioso, dei tassisti questa confusione si è trasformata in un plastico guazzabuglio, anche politico. A scatenare la rabbia dei tassisti, con blocchi dei servizi radiotaxi da Milano a Torino e da Firenze a Roma, pochissime vetture a sfidare le minacce ai «crumiri» a Fiumicino (è intervenuto il garante degli scioperi) e presidi di auto bianche sotto il Senato e sotto i municipi delle grandi città, è stato il decreto Milleproroghe passato...