Più di cento detenuti sudanesi, tra i quali esponenti politici di alto profilo, da ieri sono in sciopero della fame. Compie così un ulteriore salto di qualità la protesta contro il colpo di stato dello scorso 25 ottobre con cui le forze armate guidate dal generale Abdel Fattah al Burhan hanno posto fine all’accordo di condivisione del potere con i civili del 2019 raggiunto dopo la rimozione del presidente Omar al Bashir. L’annuncio del digiuno è giunto mentre i sudanesi piangevano la morte di altri due giovani uccisi dai militari durante le proteste di lunedì contro il golpe. Altre decine...