La Fed resta pragmatica e se la situazione del mercato del lavoro negli Usa confermerà il miglioramento in corso potrebbe venire progressivamente abbandonata la politica di contrasto della crisi, attraverso un rialzo dei tassi di interesse, quasi a zero dal 2008. Mentre la Bce, ossessionata dai debiti e dai deficit pubblici e indifferente all’occupazione, tergiversa ad agire con decisione per facilitare l’uscita dalla crisi della zona euro, sperando nella rivalutazione del dollaro rispetto all’euro per rispondere all’angoscia sociale. E’ questo il contrasto che è andato in onda ieri al simposio di Jackson Hole, appuntamento annuale dei banchieri centrali nel Wyoming,...