Il piacere della scrittura sta nel creare mondi e andarci a vivere per un po’, assieme ai personaggi che si ritengono più adeguati alla costruzione di una storia. Se poi quei mondi sono stati vissuti realmente, si ha a disposizione una scenografia solida dalla quale partire per imbastire trama e intreccio. Ma non per questo il lavoro si fa più semplice: le insidie della didascalia o le puntute osservazioni del lettore pedante sono sempre in agguato. IL ROMANZO di Francesca Giommi La figlia del Maharaja. Viaggio in India (Aras Edizioni, pp. 165, euro 15.00) però, le sfugge combinando sapientemente le...